Monete in oro o argento per piccoli investimenti?

Le monete in oro e argento sono il metodo migliore per iniziare a fare dei piccoli investimenti. Molte persone scelgono di affidarsi a questo bene rifugio sicuro per far fruttare i propri risparmi e per avere sempre a disposizione un oggetto dal valore reale. Le monete d’oro si dividono in due grandi categorie: quelle da collezione e quelle da investimento. Quest’ultime sono le più consigliate per iniziare a far fruttare il capitale. Il valore delle monete da investimento è puramente legato all’oro effettivo in esse contenute, il loro prezzo varia quindi a seconda dell’andamento dell’oro sui mercati azionari. Per queste motivazioni ci sono dei momenti più adatti per comprare e vendere questi articoli. Affidandosi a dei veri esperti del settore si potranno reperire tutte queste informazioni per una compra-vendita effettuata ai massimi livelli. Le monete d’oro da investimento più famose sono il Marengo italiano, la Sterlina e il Kruggerand sudafricano. Molti investitori poi fanno anche affidamento sulla Foglia d’Acero canadese e sull’Eagle americano. Per quel che riguarda l’argento è risaputo che da sempre è stato utilizzato per la coniazione di monete, il mercato è ricco di monete antiche in argento per lo più legate al mondo del collezionismo. Le monete in argento da investimento invece appartengono ad un’altra categoria e sono state coniate unicamente per investire denaro. Quest’ultime sono indicate a chi si approccia al mondo degli investimenti in monete per la prima volta. hanno un costo accessibile e sono la soluzione più adatta per trasformare e far fruttare le proprie risorse. Fra le monete in argento più popolari per investire ci sono la Maple Leaf canadese, il Panda Cinese e la Mexican Libertad. Sia che per le monete in argento che per quelle in oro è fondamentale dopo l’acquisto nel procedere con una buona conservazione delle stesse. Questo è un’aspetto fondamentale perché monete graffiate, danneggiate o usurate conterranno al loro interno meno metallo prezioso con la conseguenza di subire un forte ribasso rispetto al loro costo iniziale. Molti investitori scelgono il metodo delle monete perché ha molti vantaggi, primo fra tutti quello di poter conservare le monete in casa avendole sempre a disposizione per una possibile vendita. Il consiglio è quello di acquistare e rivendere monete sempre presso esercizi accreditati e che forniscano ogni garanzia operando secondo tutti i termini di legge in vigore. Oggi molti compro oro si stanno specializzando nella vendita e nell’acquisto di monete da investimento. In queste attività si verrà sempre accolti da personale specializzato che saprà consigliare al meglio ogni cliente anche sui periodi dove è più conveniente acquistare e cedere. È risaputo che i prezzi dell’oro e dell’argento subiscono anche consistenti variazioni durante tutto il corso dell’anno, se non addirittura durante le ventiquattro ore di una sola giornata. Un operatore esperto saprà con sicurezza indicare al cliente il momento più idoneo per ottenere il massimo profitto da un atto di compra-vendita. Oro e argento sono considerati come beni sicuri e di rifugio non soggetti ad inflazione, importante è però seguirne l’andamento sui mercati per individuare con esattezza il momento esatto dove sarà più conveniente comprare o cedere. Ogni moneta deve essere stata coniata ed emessa da una Stato tramite un preciso decreto che ne attesti il grado di purezza e l’anno di produzione. L’acquisto di questi particolari articoli deve sempre essere fatto presso esercizi accreditati ed in grado di fornire una documentazione precisa e dettagliata di ogni moneta. Per un acquisto ottimale si devono tenere in considerazione due fattori: il primo è quello che il prezzo per l’acquisto sia estremamente vicino al valore dell’oro o dell’argento in borsa in quel moneto e che la contrattazione venga compiuta in trasparenza e in tutta sicurezza per chi sta comprando. Le monete utilizzate per investire sono solitamente molto comuni, non hanno un valore storico o artistico e il loro prezzo si basa unicamente sull’oro o sull’argento che esse contengono, sono quindi idonee per essere rivendute con facilità ottenendo un buon margine di guadagno.

Cosa determina il prezzo dell’oro?

compro oro romaL’oro fa parte dei beni inclusi nella categoria delle cosiddette “commodities”, ossia quelle materie prime che, in virtù del loro valore commerciale, vengono quotate nei mercati globali. Il metallo giallo è uno tra i più preziosi al mondo, specialmente nel settore degli investimenti, e per questo motivo viene spesso definito come “bene rifugio” per eccellenza.

Le caratteristiche dell’oro
L’oro ha sempre posseduto una rilevanza notevole per privati, per le banche e anche per il bilancio di interi Stati. Si tratta infatti di un bene che possiede delle qualità particolari, soprattutto per quel che riguarda la rarità, la resistenza e la purezza. Le sue peculiarità contribuiscono ad aumentare il suo pregio: l’oro è infatti utilizzato per le produzioni nel settore del lusso, ma anche in ambito industriale e tecnologico, senza dimenticare la sua importanza dal punto di vista finanziario.
Il valore di questo bene, così come quello di altre commodities, oscilla nel tempo ed è influenzato da diverse variabili, sia di natura geo-politica che commerciale. Tuttavia, tali variazioni sono meno marcate per ampiezza rispetto a quelle fatte registrare da altri asset, per cui gli investitori tendono ad utilizzarlo strategicamente per proteggere il proprio capitale. Ad esempio, investire importi consistenti sulle valute internazionali potrebbe fruttare profitti altrettanto considerevoli, ma il rischio connesso a queste operazioni è elevato, a causa della volatilità delle quotazioni delle monete. Chi possiede oro può invece essere sicuro che la sua valutazione non sarà oggetto nè di forti speculazioni, nè di drastiche quanto svantaggiose svalutazioni.

Su che cosa si basa il prezzo dell’oro
L’oro è un metallo presente in diverse parti del pianeta. Le suo quotazioni sono definite dalle Borse mondiali, al pari di qualsiasi prodotto commerciale quotato nei mercati. Ma in base a quali criteri vengono espresse?
Anzitutto, va precisato che il loro valore si riferisce a contratti (detti “futures”), la cui compravendita si svolge presso il COMEX, uno dei più influenti mercati di commodities del mondo. Si tratta di una divisione del New York Mercantile Exchange (NYMEX), la Borsa che si occupa delle negoziazioni degli asset energetici e dei metalli preziosi.
Per conoscere la quotazione aggiornata di questo metallo, si può consultare uno dei tanti siti specializzati di finanza e digitare la sigla “GC” (simbolo dei contratti dell’oro) nel motore di ricerca degli asset. Il valore dei futures potrà essere espresso in dollari o euro e si riferisce all’unità di misura dell’oncia (“troy ounce”), che equivale a 31,10 grammi.
Come tutti i prodotti quotati nei marcati, anche l’oro è soggetto alle leggi della domanda e dell’offerta, che ne determinano il prezzo.
Industria mineraria aurifera è particolarmente attiva, sebbene negli ultimi anni abbia attraversato delle difficoltà a causa della scarsità delle vene.
I principali Paesi estrattori sono la Cina, il Sudafrica, gli Stati Uniti e l’Australia, ma ricchi giacimenti sono situati anche in territorio canadese e russo. In questo momento, la domanda supera l’offerta e per via di queste dinamiche il valore dell’oro tende a rimanere alto.
La solidità delle sue quotazioni lo rendono una sorta di “porto sicuro” per gli investitori. Quando ad esempio il valore del dollaro scende, quello dell’oro sale, dimostrazione del fatto che gli investitori si “rifugiano” acquistando futures GC, il cui valore è sicuramente più stabile.

Le quotazioni dell’oro: andamento storico
Sin dai tempi antichi, i popoli utilizzavano l’oro come preziosa moneta di scambio, grazie alla purezza, alla rarità e alla particolarità di questo materiale, qualità che consentivano di veicolare ingenti ricchezze.
Osservando le quotazioni storiche in epoca moderna, va citato il 15 agosto del 1971, una data epocale che ha determinato uno spartiacque nella valutazione dell’oro. Fu allora infatti che il presidente statunitense Richard Nixon comunicò pubblicamente l’intenzione di sganciare il dollaro dall’oro, decisione che provocò una rapida impennata delle quotazioni del metallo giallo. Nel 1980, il prezzo dell’oro raggiunse gli 850 dollari all’oncia.
Il valore dei contratti auriferi scese tuttavia progressivamente nel corso dei decenni successivi, per poi risalire prepotentemente oltre la soglia dei 1000 dollari dopo il 2008. Il prezzo massimo venne raggiunto tra il 2011 e il 2012, con quotazioni intorno ai 1800 dollari, alle quali seguirono fasi alternate di rialzo e ribasso.
Nel 2018, il prezzo dell’oro si colloca intorno ai 1000 euro per oncia, ossia circa 35 euro per grammo.